Implicazioni cliniche dell’associazione lineare logaritmica tra abbassamento del C-LDL e riduzione del rischio cardiovascolare: maggiori benefici quando C-LDL >100 mg/dL

PLoS One. 2020 Oct 29;15(10):e0240166.
Clinical implications of the log linear association between LDL-C lowering and cardiovascular risk reduction: Greatest benefits when LDL-C >100 mg/dl.
Robinson JG, Jayanna MB, Bairey Merz CN, Stone NJ.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33119602/

Implicazioni cliniche dell’associazione lineare logaritmica tra abbassamento del C-LDL e riduzione del rischio cardiovascolare: maggiori benefici quando C-LDL >100 mg/dL

L’associazione lineare logaritmica tra i livelli di C-LDL durante il trattamento e gli eventi di malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) è amplificata nei sottogruppi di pazienti a rischio elevato valutati negli studi clinici con statine rispetto a placebo.
L’obiettivo dello studio è stato aggiornare la precedente review sistematica per valutare come l’associazione lineare logaritmica influenzi l’entità della riduzione del rischio cardiovascolare in base all’intensificazione della terapia ipolipemizzante.
È stata condotta una ricerca su MEDLINE/PubMED, Clinical trials.gov e di author files dal 1/1/2005 al 30/10/2019 per le analisi di sottogruppi di studi che hanno valutato outcome cardiovascolari di statine a moderata/alta intensità, ezetimibe e inibitori PCSK9 con un endpoint per ASCVD (infarto del miocardio non fatale o ictus e mortalità cardiovascolare). I tassi annualizzati di eventi di ASCVD sono stati utilizzati per estrapolare il rischio di ASCVD a 5 anni per ciascun gruppo di trattamento riportato nelle analisi dei sottogruppi, che sono stati suddivisi in gruppi di rischio a priori in base ai tassi annualizzati placebo/controllo di rischio di ASCVD di ≥4%, 3-3,9% o <3%. I dati sono stati aggregati utilizzando un modello a effetti casuali. La regressione ponderata dei minimi quadrati è stata utilizzata per adattare i modelli lineari e log-lineari.
La review sistematica ha identificato 96 sottogruppi di trattamento da 2 studi di statine a moderata intensità rispetto a statine ad alta intensità, 2 studi di inibitori PCSK9 rispetto a placebo e 1 studio di ezetimibe rispetto a placebo. Un’associazione lineare logaritmica tra C-LDL durante il trattamento e rischio di ASCVD rappresenta l’associazione tra i livelli di C-LDL durante il trattamento e il tasso di eventi di ASCVD, soprattutto nei sottogruppi a rischio più alto. Sono state osservate maggiori riduzioni del rischio cardiovascolare relativo e assoluto in seguito ad abbassamento del C-LDL quando il valore al basale di C-LDL era >100 mg/dL e nei gruppi di pazienti con ASCVD a rischio estremamente alto.
Maggiori benefici in termini di riduzione del rischio cardiovascolare e di mortalità in base all’intensificazione della terapia ipolipemizzante possono essere previsti nei pazienti con C-LDL ≥100 mg/dL o nei gruppi di pazienti a rischio estremamente elevato. Quando il valore al basale del C-LDL è <100 mg/dL, l’associazione lineare logaritmica tra C-LDL e tasso di eventi suggerisce che, per una riduzione ottimale del rischio, dovrebbero essere prese in considerazione anche opzioni di trattamento diverse dall’ulteriore abbassamento del C-LDL.

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