Meccanismi potenziali relativi alle malattie cerebrovascolari nei pazienti con covid-19

J Neurovirol. 2021 Feb 3:1-17.
Potential mechanisms of cerebrovascular diseases in COVID-19 patients.
Lou M, Yuan D, Liao S, Tong L, Li J.

MECCANISMI POTENZIALI RELATIVI ALLE MALATTIE CEREBROVASCOLARI NEI PAZIENTI CON COVID-19.

A partire dal 2019 ad oggi, la pandemia di coronavirus sta continuando ad essere al centro dell’attenzione a livello mondiale. Oltre ai sintomi respiratori, nei pazienti con COVID-19 sono state esaminate in modo approfondito le problematiche a livello neurologico, in particolare la manifestazione di malattie cerebrovascolari. In questa review sono stati esaminati gli effetti dell’infezione da COVID-19 sulle patologie cerebrovascolari come di seguito riassunti: (i) l’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2) potrebbe avere un ruolo nell’adesione del virus SARSCoV- 2 (sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2) sulle cellule vascolari endoteliali, determinando danno endoteliale e aumento dell’infiammazione dello strato subintimale, seguiti da emorragia o trombosi; (II) il SARSCoV-2 potrebbe modificare l’espressione/l’attività degli ACE2, determinando di conseguenza la deregolazione del sistema renina-angiotensina che è associato con la comparsa e la progressione dell’aterosclerosi; (III) nei pazienti con COVID-19 è stata rilevata up-regolazione di Neutrophil Extracellular Traps (NET), che è strettamente associata a immunotrombosi; (IV) la cascata infiammatoria indotta dal SARS-CoV-2 spesso porta a ipercoagulabilità e promuove la formazione e la progressione dell’aterosclerosi; (V) gli anticorpi anti-fosfolipidi sono rintracciabili anche nel plasma di alcuni pazienti con forme gravi, peggiorando la trombosi attraverso la formazione di immunocomplessi; (VI) l’iperglicemia nei pazienti con COVID-19 potrebbe costituire un fattore scatenante l’insorgenza di malattie cerebrovascolari tramite l’aumento dello stress ossidativo e della viscosità ematica; (VII) la pandemia di COVID-19 costituisce un’emergenza globale e causa stress a livello psicologico, che potrebbe essere un potenziale fattore di rischio per le malattie cerebrovascolari dal momento che la coagulazione e la fibrinolisi potrebbero esserne influenzati. La review si pone l’obiettivo di ampliare le conoscenze sull’infezione da COVID-19 associate alle malattie cerebrovascolari, che potrebbero migliorare gli outcome terapeutici dei pazienti. In futuro, nella pratica clinica, ai pazienti con COVID-19 con maggiore rischio di sviluppare ictus dovrebbero essere offerti trattamenti personalizzati.

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